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L’Isola che non c’era – La Grotta degli Specchi
E’ un’esperienza unica nel cuore di Caprarola, dove arte, riflessione e ospitalità si fondono in un progetto senza precedenti. Ricavata nel sottosuolo di un’antica dimora, la Grotta degli Specchi accoglie i suoi ospiti in quattro camere matrimoniali finemente decorate, senza la tradizionale colazione ma con la libertà di esplorare liberamente questo luogo magico.
Varcando l’ingresso, si è immediatamente avvolti da un gioco di luci e riflessi creati dalle pareti specchiate: ogni superficie diventa tela per i colori e le ombre, trasformando il buio in un viaggio di scoperta interiore. Le recensioni dei visitatori parlano chiaro: “Siamo stati trasportati in un mondo magico… un posto meraviglioso” e ancora “colma di creatività ma un luogo talmente particolare” testimoniano quanto l’arte installativa della proprietaria riesca a sorprendere e coinvolgere.
La padrona di casa, artista e alchimista di emozioni, ha plasmato ogni stanza con amorevole determinazione, mescolando stoffe pregiate, oggetti di design e specchi di varie dimensioni. Il risultato è uno spazio che invita alla contemplazione: guardandosi attorno, l’ospite non scorge solo il proprio corpo ma intravede l’anima, in un dialogo poetico tra sé e le creazioni artistiche.



Oltre al pernottamento, L’Isola che non c’era offre la possibilità di sorseggiare un aperitivo in un’atmosfera intima e surreale: calici di bollicine e cocktail personalizzati accompagnano conversazioni sotto una luce soffusa, immersi in installazioni che evocano il divino.
Situata a pochi passi dal centro storico di Caprarola, famosa per il Palazzo Farnese, la Grotta degli Specchi rappresenta una meta ideale per chi cerca un “bed and art” fuori dagli schemi, lontano dalla sterilità delle strutture convenzionali. Senza colazione inclusa, gli ospiti sono incentivati a scoprire le delizie enogastronomiche del territorio, dai ristoranti tipici alle enoteche locali.
Chi visita la Grotta degli Specchi vive non solo un soggiorno, ma un’esperienza sensoriale completa: un invito a ritrovare sé stessi attraverso l’arte, in un luogo dove “negli anni difficili, quando tutto è cambiato, IO C’ERO!”